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Le tipologie di porte e cavi USB attualmente disponibili sul mercato sono diverse (USB-A, USB-B, USB-C e micro-USB) ed è importante riconoscerle per ottimizzarne l'uso quotidiano.
Con questa guida, avrai gli strumenti per identificare facilmente ogni tipo di USB e scegliere quella giusta per le tue esigenze di utilizzo.
Lo standard USB (Universal Serial Bus) nasce con l'obiettivo di semplificare la connessione tra dispositivi elettronici, utilizzando un unico tipo di porta e di cavo per il trasferimento dati.
Inizialmente pensato per lo scambio di informazioni, lo standard USB si è evoluto nel tempo fino a diventare l’interfaccia predominante per computer, smartphone, tablet e altri dispositivi. Oltre al trasferimento dati, oggi la tecnologia USB gestisce anche l'alimentazione, consentendo la ricarica di batterie.
Questa evoluzione ha portato a un miglioramento continuo delle prestazioni, con un aumento significativo della velocità di trasferimento dati e della rapidità di ricarica.
Ma quanti tipi di prese USB esistono? Nel corso degli anni, lo standard USB ha visto l'introduzione di diverse tipologie di connettori, ognuna con caratteristiche specifiche in termini di forma, dimensioni e funzionalità, le scopriremo assieme nei prossimi paragrafi di questo articolo!
Esistono diverse tipologie di standard USB, che si distinguono per la velocità di trasferimento e la capacità di gestione dell'energia. Ecco qui di seguito i principali modelli disponibili e le loro caratteristiche.
Introdotto nel 2000, lo standard USB 2.0 ha segnato una vera e propria rivoluzione nel mondo dell'elettronica, diventando rapidamente la connessione standard per periferiche come stampanti, scanner e fotocamere digitali.
Con una velocità massima di trasferimento dati di 480 MB/s, USB 2.0 utilizzava 4 cavi e permetteva di scrivere o leggere i dati, ma non entrambe le operazioni contemporaneamente.
Pur essendo stato superato da standard più veloci, USB 2.0 rimane presente in molti dispositivi grazie alla sua affidabilità e compatibilità con le versioni successive.
Lo standard USB 3.0, lanciato nel 2008, ha segnato un notevole passo avanti rispetto al suo predecessore. Con una velocità di trasferimento dati fino a 5 Gbps, dieci volte superiore a quella di USB 2.0, ha permesso di gestire file di grandi dimensioni e dispositivi più esigenti in termini di banda.
USB 3.0 introduce 9 cavi, abilitando la lettura e scrittura simultanea dei dati per un flusso di lavoro più efficiente. Questo standard è facilmente riconoscibile grazie alla colorazione blu delle porte e dei connettori.
Con l'arrivo di USB 3.1 nel luglio del 2013, la velocità di trasferimento dati ha raggiunto i 10 Gbps, aprendo nuove possibilità per hard disk esterni, SSD ad alte prestazioni e periferiche che richiedono una maggiore larghezza di banda. Questo standard ha ulteriormente consolidato la posizione di USB come interfaccia leader nel settore.
Lo standard USB 3.0 ha una storia un po' travagliata, soprattutto per quanto riguarda il suo nome. Introdotto nel 2008 come una significativa evoluzione rispetto a USB 2.0 ha subito diverse ridenominazioni nel corso degli anni, creando non poca confusione tra gli esperti del settore e non solo.
Nel 2013, con il lancio di USB 3.1, USB 3.0 è stato inizialmente rinominato USB 3.1 Gen 1, mentre la nuova versione con velocità ancora maggiori è stata chiamata USB 3.1 Gen 2.
Ma la storia non finisce qui! Nel 2019, l’USB Implementers Forum (USB-IF) ha deciso di rivedere nuovamente la nomenclatura, introducendo USB 3.2 e ribattezzando USB 3.1 Gen 1 e Gen 2 in USB 3.2 Gen 1 e USB 3.2 Gen 2, rispettivamente.
Questa serie di cambi di nome ha generato incertezza e difficoltà nell’identificare le diverse versioni dello standard. Per questo motivo, è sempre consigliabile fare riferimento alla velocità di trasferimento dati piuttosto che al nome, per essere sicuri di quale generazione di USB si sta parlando.
Rilasciato ufficialmente nel 2019, lo standard USB 4.0 rappresenta l'ultima evoluzione dello standard, offrendo una velocità sorprendente fino a 40 Gbps. Questa versione integra il supporto per la tecnologia Thunderbolt, garantendo prestazioni eccezionali per video ad alta risoluzione, realtà virtuale e dispositivi di archiviazione di nuova generazione.
Inoltre, USB 4.0 offre una gestione energetica più efficiente, ottimizzando il consumo dei dispositivi collegati.
Quando si parla di USB, è facile fare confusione tra lo standard e la tipologia di connettore. Immagina lo standard come la "lingua" che i dispositivi usano per comunicare, mentre il connettore è il "vocabolario" che contiene le parole di quella lingua.
Lo standard USB definisce le regole della comunicazione, come la velocità di trasferimento dati e la potenza erogata. Il connettore, invece, è la forma fisica che permette ai dispositivi di collegarsi e "parlare" tra loro.
Per comprendere al meglio la differenza, immagina di avere un cavo USB-C che usi per caricare il tuo smartphone. Il connettore è la parte fisica che inserisci nel telefono, quella di forma ovale e simmetrica. Lo standard invece, potrebbe essere USB 2.0, 3.1 o 4.0, e questo determina la velocità con cui il tuo telefono si ricarica.
Se il tuo smartphone e il caricabatterie supportano lo standard USB 2.0, la ricarica sarà più lenta. Se invece supportano USB 3.1 o 4.0, la ricarica sarà molto più veloce.
Quindi, anche se il connettore è lo stesso (USB-C), lo standard USB utilizzato può fare una grande differenza in termini di prestazioni. Continua a leggere l’articolo per comprendere quali tipi di connettori USB esistono e quali standard supportano!
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Il Type-A è il modello più comunemente utilizzato ed impiegato nei collegamenti di periferiche, come tastiere e mouse. Presenta una forma rettangolare ed è stato, per anni, il modello standard per il collegamento tra dispositivi. Un cavo USB tipo A con tecnologia 3.0 si può collegare anche ad una porta 2.0 e viceversa, con conseguente perdita di prestazioni.
Standard supportati: USB 2.0, USB 3.0, USB 3.1
Meno comune rispetto al tipo A, è comunque ampiamente utilizzato per collegare dispositivi di grandi dimensioni, come scanner, stampanti e alcune tipologie di hard disk esterni. Di forma rettangolare oppure quadrata gestisce trasferimenti dati in modo efficiente.
Standard supportati: USB 2.0, USB 3.0.
È l'evoluzione dei precedenti modelli, caratterizzata da un design reversibile e compatto. Supporta velocità di trasferimento assai elevate, ricarica rapida e la connessione di vari dispositivi, come smartphone, tablet e laptop. Sta progressivamente diventando lo standard per i dispositivi di ultima generazione.
Standard supportati: USB 3.0, USB 3.1, USB 4.0, Thunderbolt
I connettori Mini-USB e Micro-USB sono versioni più piccole, concepite per i dispositivi portatili.
Il mini USB, inizialmente, veniva impiegato per lettori MP3 e fotocamere digitali.
Il Micro-USB, prima della creazione del Type-C era lo standard per smartphone e tablet.
È possibile riconoscere i connettori USB analizzandone la forma, che varia in base alla tipologia.
Il Tipo A appare piatto e rettangolare mentre il tipo B si presenta squadrato e generalmente abbinato alle stampanti.
I connettori Mini-USB e Micro-USB sono più piccoli, con forme leggermente trapezoidali, usati per dispositivi portatili.
L'USB Type-C è invece simmetrico e reversibile, caratterizzato da un design ovale e compatto.
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I connettori Thunderbolt e Lightning non sono tecnicamente da considerarsi standard USB.
Thunderbolt, sviluppato da Intel e Apple, utilizza lo stesso design fisico dell'USB Type-C e supporta trasferimenti di dati ad alta velocità e alimentazione, rendendolo compatibile con porte USB-C.
Lightning, invece, è un connettore proprietario di Apple usato per dispositivi come iPhone e iPad, ma non è compatibile con standard USB.
Con adattatori appropriati, è possibile interfacciare dispositivi Lightning con porte USB.
L'USB 4 è attualmente la porta più veloce ed offre una velocità di trasferimento fino a 40 Gbps.
La tecnologia su cui si basa è la medesima del connettore Thunderbolt 3, caratteristica che consente di supportare anche la connessione ai dispositivi ad esso compatibili.
Lo standard USB 4 può gestire contemporaneamente trasferimento dati, segnale video e alimentazione.
Versatilità e velocità fanno sì che l'USB 4 stia progressivamente diventando lo standard per laptop e dispositivi ad alta prestazione.
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